25 marzo 2019

Le Bussole Interiori Daimon ed Ikigai, cosa ti rende felice quando lo fai? ( parte seconda )

La scorsa settimana accennavo al Daimon (qui),  il demone creativo che da sempre accompagnerebbe la persona affinché essa si realizzi seguendo l'istinto e, in parte, trovando anche la propria vocazione, il proprio Ikigai.
Ma cos'è in effetti l'Ikigai e come può definirsi "bussola interiore" ed aiutare a vivere meglio?
Con il post di oggi proviamo a scoprirlo, lanciando così un altro sassolino nello stagno della curiosità e sperando che questa venga solleticata a dovere.

Buona lettura!















La parola Ikigai viene dal giapponese e si traduce con:
la ragion d'essere che spesso richiede una lunga ricerca di sé, ricerca per altro molto apprezzata.

L'Ikigai si può intendere come ciò per cui ci si alza (veramente) al mattino, il senso o lo scopo che, unito ad un migliore stile di vita ed alla costruzione del proprio benessere ( fisico e psicologico ), porta a vivere una vita più sana, sotto tutti i punti di vista.

L'Ikigai è la "fonte di valore", ciò che rende la vita interessante e ricca a livello interiore, valevole d'esser vissuta, e che dovrebbe comprendere nel suo più alto sviluppo anche la fonte del nostro sostentamento economico.
Cercando di riassumerlo in uno schema, l'Ikigai è un punto dato dall'intersezione di 4 cerchi principali, 4 fattori quali:
passione, missione, vocazione e professione.

Nel punto in cui tutto ciò converge, secondo la cultura giapponese, l'uomo troverebbe l'equilibrio e la serenità, il modo di realizzarsi ed al contempo offrire qualcosa ( di buono ) di sé al mondo riuscendo anche a sostentarsi e vivere di ciò.
Certamente non è cosa semplice, soprattutto nella società moderna volta alla massificazione, al consumismo ed alla ( insana ) competizione con cui, più che crescere e offrire valore, si tende a scavalcare e sminuire gli altri, ma preso nel suo significato globale e senza voler tendere ad un'impossibile perfezione così come ad obiettivi esagerati può rivelarsi utile alla soddisfazione personale, anche in una realtà più piccola e semplice.

Per individuare l'Ikigai bisognerebbe rispondere ad una serie di domande ma, prima di lasciarvi ad esse ed alle riflessioni in merito, vi invito a valutare con più equilibrio il concetto totale ricordando che, anche se non si riesce a trovare completamente, il proprio Ikigai non ci si deve ritenere falliti poichè è una ricerca che, come già detto, può durare una vita intera se non di più, e l'importante è tenerla presente, esattamente come una bussola positiva in grado di portarci a vivere meglio.

Quindi, nella vostra ricerca, cercate di godervi ogni piccolo traguardo e consideratelo come un tassello importante anche se, ad esempio, ciò che vi rende felici non vi permette (al momento) di guadagnare, anche se qui si dovrebbe discutere meglio su cosa si intenda effettivamente per guadagno .

Infatti, una volta ottenuto un lavoro decoroso con cui vivere quotidianamente, parte dell'Ikigai potrebbe ritenersi raggiunto anche nel "fare qualcosa di piacevole" ( che porti un ritorno emotivo positivo ) anche se questo non partecipa attivamente alle entrate economiche, poichè la soddisfazione personale ripaga in altro modo ed anche ciò contribuisce ad una vita serena.















Detto tutto ciò, ecco allora le domande utili ad individuare il proprio Ikigai:

-cosa ti piace fare/cosa ti rende felice quando lo fai?
-quali aspetti della tua vita ti avvicinano al tuo cuore e ti fanno sentire vivo?
-in cosa riesci molto bene, quasi senza fatica/spontaneamente?
-quali competenze hai e senti "più naturali" per te?
-quali talenti hai coltivato (senti di voler coltivare) ed in cosa primeggi "con il cuore"?
-in quale causa credi/ cosa ti spezza il cuore?
-quali cambiamenti vuoi/puoi, con più amore,  creare nel mondo?
-per cosa vorresti dare la vita? ( cosa ti prende anima e cuore)
-per quale tuo valore/capacità/talento la gente è disposta a pagarti?
-che tipo di servizio, valore o offerta, porti o potresti portare in modo tale da apportare valore agli altri?
-ci sono persone felici di pagare per ciò che fai o di condividere qualche tuo valore? di quale valore si tratta?
-per quale capacità, abilità o conoscenza ti cercano gli altri? ( domanda che si può porre ad altri per aiutare se stessi a comprendere ciò di cui magari non siamo consapevoli).

E a costo di sembrare ripetitiva, lo sottolineo ancora:
il denaro ricevuto in cambio di un lavoro svolto è molto importante e giusto ma non è l'unica cosa che ripaga.
Infatti, anche lo scambio energetico positivo che viene dal fare e condividere qualcosa senza retribuzione economica ha un suo valore che si chiama soddisfazione personale, e che si ricollega a ciò per cui il Daimon ogni tanto solletica l'istinto.


Nel significato generale dell'Ikigai si può infine anche far rientrare il concetto per cui a fare la differenza non sia tanto ciò che facciamo ma piuttosto ciò che siamo ed il modo in cui lo esterniamo, poichè più siamo in grado di guarire noi stessi ascoltando il nostro Daimon e facendo ciò che amiamo, tanto più possiamo influenzare positivamente il mondo esterno e la guarigione degli altri (anche se questa spetta in primis ed indiscutibilmente a loro).

Ancora, l'Ikigai può essere definito dalla frase di Jung "l'essenza di chi siamo veramente", riassumibile nel significato comune di: bambino interiore, parte divina, entusiasmo, gioia, ma, in sostanza, qualunque di queste definizioni si voglia usare, si finisce sempre per esprimere lo stesso concetto:
la creatività che nasce dalla scintilla divina nascosta in ciascuno di noi o, ancora una volta, nel nostro caro Daimon.
















Per quel che mi riguarda, la questione che collega Daimon ed Ikigai penso sia fondamentalmente il Cuore, ciò che si sente nel profondo e che fa cantare l'anima e danzare la vita, ogni giorno ed al meglio, e questa è la motivazione per cui ho voluto legare i due appuntamenti qui sul blog.

Spero che vi sia d'ispirazione e vi auguro davvero di imparare a dare ascolto al vostro Daimon trovando, o comunque ricercando quotidianamente, il vostro Ikigai anche in questa vita che pare essere sempre più complicata.

Imparate a curarvi di voi e a seguire l'istinto e cercate, nel possibile, di fare anche ciò che amate. 
Ritagliatevi del "buon tempo" in base alle vostre necessità interiori , poichè una vita piena di soddisfazione personale a più livelli ( ed anche piccoli ) è, secondo il mio semplice punto di vista, la migliore cura per la frenesia moderna e le tante "malattie dello spirito" che si diffondono sempre più.


A presto e felice nuova settimana :)

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