28 febbraio 2019

Erbalia#02 - Astragalo e Liquirizia, Reagire allo Stress e Ritrovare la Pace Interiore

Da poco il blog ha aperto una nuova mini rubrica dedicata al mondo officinale e, dato che siamo ormai a metà strada tra i timidi germogli d'Imbolc e le prime fioriture d'Ostara ed io sto lentamente uscendo da un periodo di sovraffaticamento, ne approfitto per riprendere a scrivere da lì, poiché il ricordo dei bellissimi giardini officinali dell'Abbaye de Daoulas rinfranca ora il mio spirito e mi porta nuova energia.
















Quell'abbazia è una piccola gemma verde, molto ben tenuta e curata, ed un solo respiro fra le sue piante è capace di riempire di pace e serenità. Un giorno, magari, ve la descriverò a dovere ma intanto prendetevi un quarto d'ora per avvicinarvi con me ad altre due piante che, forse anche per altri e non solo per me, cadono a puntino in questo periodo.

La prima è l'Astragalo, un'erba officinale dal nome particolare e capace di riportare alla mente le pozioni magiche più antiche, mentre la seconda è la Liquirizia, forse più conosciuta ed usata anche ai giorni nostri.



L'Astragalo si presenta in molte varietà e colori ma sostanzialmente la sua caratteristica principale è quella d'esercitare sul fisico un'azione, leggera ma al tempo stesso intensa, che fa reagire bene il corpo in situazioni stressanti portandolo ad usare al meglio le sue risorse.














Questa pianta permette infatti di assimilare meglio le sostanze, così da trasformarle in potenziale fisico/mentale utilizzabile, e protegge dalle malattie, svolgendo quindi altre due funzioni collegabili alla figura del Mago nei tarocchi poiché, come si sa, piante ed arcani vanno spesso a braccetto e l'antica magia delle nonne è spesso legata a figure simboliche :)

Il Mago, infatti, è l'immagine di colui che:
usa ciò che ha per creare il miglior risultato possibile
- assimila i concetti appresi, per poi trasformarli in azioni
- protegge se stesso esprimendo il proprio potenziale attraverso la creatività, la quale lo sana, lo cura e lo rende più forte

e, forse, figurarci nella mente le sue azioni può aiutarci a fissare meglio la parte concettuale collegata alla pianta.

L'Astragalo è tutto questo, e molto altro in verità, e per tale motivo si dice sia una pianta dall'azione tonico-adattogena ed immunostimolante, poiché spinge il corpo a curare se stesso grazie alle energie che possiede, anche in situazioni di stress.















Infine, per via della velocità con cui agisce sul corpo, è spesso associata a Mercurio ed alle sue "ali ai piedi" e, curiosamente, proprio ad un osso del piede è stato dato il suo nome.

Tale osso, detto anche talo, costituisce, insieme alle altre sei, alle metatarsali e alle falangi, l'impalcatura scheletrica del piede, capace di tenerci in equilibrio quasi in ogni situazione.
Detto in maniera estremamente semplice, il talo è quella parte che forma la caviglia e che, fungendo da collegamento, o snodo, tra il piede ed il resto del corpo, ci tiene giustamente radicati al suolo, ci ri-bilancia rapidamente quando facciamo movimenti particolari o improvvisi e ci permette di adattarci piuttosto elasticamente ai terreni sconnessi, consentendoci comunque di procedere.

Figurandosi in mente tutto ciò viene forse ora più facile collegare le proprietà della pianta e capire, anche attraverso la sua presenza in noi, quanto il corpo sia in realtà capace di sopravvivere e reagire ai periodi di stress senza perdere del tutto l'equilibrio, non sembra anche a voi?
Certamente, non essendo noi perfetti e forse anche poco allenati al considerare di possedere in noi stessi la guarigione di cui necessitiamo, a volte abbiamo bisogno di un supporto, fisico o emotivo, ed in questo le piante possono aiutare.















La radice di Astragalo si può assumere in diversi modi e senza grandi controindicazioni ma, come sempre, prima di testare qualcosa di nuovo, parlatene con il vostro medico e ,nel frattempo, riflettete sulla vostra situazione personale considerando se non sia magari il caso di staccare un momento la spina e riprendere fiato dopo un periodo faticoso.



La Liquirizia, invece, viene detta l'erba della Pace Interiore perché per secoli è stata usata per calmare la mente prima della meditazione.














Il suo effetto è infatti quello di aprire i blocchi emotivi in maniera molto gentile, permettendo alla persona di ritrovare un senso d'armonia fra le varie parti di sé e generando lo spazio mentale necessario alla comprensione più profonda.

In medicina la Liquirizia è usata anche per fortificare i muscoli e le ossa, per alzare la pressione e quindi riportare energia nel corpo e per calmare i dolori alla gola.
Essa possiede però anche un forte effetto detox sul sangue in caso di accumulo alimentare di scorie o alcool ed in Cina viene da sempre abbinata ad altre erbe per armonizzare il loro effetto e renderlo più attivo.

Data la sua capacità di aumentare la presenza di zuccheri nel sangue viene sconsigliata a chi ha la pressione alta e a chi soffre di ritenzione idrica, poiché tende ad amplificare tali effetti, ed in tal caso è sempre meglio sentire il parere di un medico piuttosto che far da sé.














Il legame fra la Liquirizia e le figure dei tarocchi risiede nell'immagine dell'Eremita che, come la pianta, possiede la particolarità di calmare l'animo, di portare alla compassione distaccata in situazioni turbolente o molto difficili, e d'invitare la persona alla meditazione grazie alla quale raggiungere uno stato mentale più calmo e sereno.
Difatti, la frase associata a questa pianta, nonché alla figura dell'Eremita, recita:
"con pazienza e quiete interiore seguo la guida della mia stessa luce"
ribadendo ancora una volta la necessità dell'Eremita di ritirarsi in un angolo di pace per ritrovare le energie e farsi guidare dal proprio Sè.
















Anche qui, come prima, si coglie forse ora meglio il significato dell'azione della pianta sul corpo e sulla mente e si comprende, ancora una volta, che per uscire vittoriosi da uno stato di stress occorre ritrovare il proprio spazio, utile alla riflessione ed al riposo, grazie al quale comprendere che noi stessi siamo in grado di fungerci da supporto e che, prima di tutto, questo spunto deve venire dal lavoro sul piano mentale.
Ripulire infatti il corpo dalle tossine, fisiche e mentali, accumulate in periodi stressanti è certamente qualcosa da fare, magari con qualche lunga passeggiata nel verde o tramite attività fisica, ma non scordate mai che tutto parte dalla mente e che l'Eremita, come il Mago, siete voi.
Sicuramente in un'altra declinazione, forse più pacata e riflessiva della seconda, ma utile a bilanciare l'effetto creativo della stessa per ripartire equilibratamente rigenerati.

Ecco, anche per stavolta è tutto.
Spero che, pur non essendo un post esaustivo, vi abbia fornito qualche spunto utile alla cura di voi.

Io vi auguro un felice Marzo ormai alle porte e mi appresto a ricaricare le mie batterie :)

Buoni appunti verdi e un abbraccio!


Ricordate che potete trovare tutti i prossimi post di Erbalia cliccando qui sotto:
#01-Melissa ed Angelica, Evoluzione e Calore



2 commenti:

  1. interessante,grazie Simo per questi post e non solo,ovviamente. :)

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    1. Grazie a te per essere passato! :) abbraccio grande!

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Ciao :)
Sembra che blogger abbia risolto il problema relativo ai commenti, perciò lascia pure il tuo se ti fa piacere. A presto e grazie :)