22 marzo 2018

Vivere meglio iniziando dal Sè













Come ho ripetuto altre volte in precedenza, non sono un guru e non possiedo tutte le chiavi del Cosmo, così come non ho interesse nel creare schiere di followers che seguano le mie parole.
Non amo le sette con i loro lavaggi mentali e preferisco invece interessarmi alle cose sentendo punti di vista diversi, leggendo libri, chiacchierando con le persone e poi mettendo il tutto dentro il mixer che ho nella testa e nel cuore, così da trarne un estratto personale che posso "aggiustare" su di me via via che la vita si modifica.
E questo semplicemente perché ho scelto di essere la mia stessa Donna Medicina, pur con la fatica che ciò comporta.

Non sapete cosa sia una Donna Medicina?
O beh, intanto vi dico che ha il suo corrispettivo maschile poiché in ogni uomo vive anche una parte femminile e viceversa, e poi vi lascio da leggere questa bella descrizione che ho trovato sul web:

"Chi è una Donna Medicina?
E' una donna che si guarisce e guarisce il suo passato.
E' colei che si riconcilia con il suo Sacro Femminile .
E' una donna che comprende l'importanza di guarire il suo lignaggio e
abbracciarlo con amore.
E' colei che non solo ha guarito ma ha anche ricordato la sua eredità ancestrale.
E' una donna che approfondisce il suo sapere e le sue esperienze
trasformandole in saggezza.
E' colei che conosce il giusto momento e osserva le cose con
profondità e desiderio.
E' la donna che può trasformare la sofferenza, le lacrime, il dolore
in comprensione.
E' colei che si lascia guidare dal suo Sè Superiore permettendo
all'universo di svelare i suoi segreti.
E' la donna che viene a guarire e servire, il conosciuto e lo
sconosciuto, la sua famiglia cosmica.
E' colei che ci insegna a riconoscere il Divino in ogni manifestazione
dell'universo.
E' la donna che è Uno con il suo Divino e la Terra e rispetta tutto
ciò che la circonda.
Sono quelle donne che guardano alla vita con amore, generosità, che
conoscono il perdono, vivere con gratitudine, praticando la
misericordia e la compassione.
Sono donne che ballano e cantano, che dipingono e insegnano, che
guariscono con ogni manifestazione, perché ogni manifestazione è una
medicina per qualcuno, ispirazione,abbondanza e saggezza!
Così è stato per le tue antenate, tua nonna, tua madre, o forse è così
per te, ora.
E' il tempo di essere Donne Medicina, Donne di Amore."
- Tírzo Manuel Sentidos Tantricos -


E' bello ,vero?
Sul serio, non trovate che sia molto profondo e che aspirare a ciò, per amore di sé e degli altri, sia qualcosa da mettere in atto?
Certo non è fattibile in due giorni, e forse neanche in una sola esistenza, ma ,secondo me, se la si fa diventare la base della quotidianità, essa può portare ad una vita molto ricca, in termini ovviamente interiori e nonostante il mondo odierno stia praticamente scordando cosa questi siano.

Ora, legandomi a questo e considerando le tante cose che si imparano ogni giorno, per quel che mi riguarda ho capito che nel mio "percorso medicina personale" (che poi si riflette per forza sul mondo) la condivisione, espressa con il cuore e senza secondi fini come quella che cerco di attuare da anni tramite questo blog, è una qualità che posso offrire pur essendo solo un semplice essere umano e so di volerla portare avanti nonostante l'epoca in cui viviamo tenti in ogni modo di soffocarla.
E per questo, torno ancora qui a scriverne oggi.

Secondo me, infatti, scrivere, leggere e poi poter riflettere liberamente su qualche pensiero, magari nella tranquillità di casa propria, in silenzio sotto ad un albero o anche stretti nella propria coperta mentre si attraversa un periodo difficile (quante volte capita, a tutti), diventa il modo migliore per confrontarsi con sé e scegliere se si vuole aprire la porta al vero Maestro, quello che si ha dentro e che, a dispetto di tutto, sa cosa sia meglio per noi e per la nostra serenità.
Certamente questo richiede una grande fatica personale, che non si può demandare a nessuno, ma è possibile, poiché ciascuno di noi ha dentro di sé il potenziale adatto, per curare se stesso e quindi capace di modificare di conseguenza il mondo che gli gira intorno, e penso che dovrebbe seriamente attivarlo.

Lo so, queste parole si leggono ovunque sui blog dei motivatori ma, sapete, hanno un gran fondo di verità che si scopre quando si mettono in atto :)















Quindi, per amore di condivisione ed anche perché l'Aria della Primavera è capace di lavorare parecchio sulla Mente, eccomi qua, una volta di più, a tentare di rispondere, almeno in parte,ad una domanda che mi è giunta via email una settimana fa e che ,sostanzialmente, chiede cosa sia possibile fare per vivere un'esistenza migliore oggi, quando tutto sembra scorrerci fra le dita creando solo insoddisfazione e malessere.

Prima di tutto ci tengo a dire che percorsi come questo, una volta intrapresi, si portano avanti tutta la vita poiché nel tempo, riconoscendone gli effetti positivi, entrano a far parte di noi e non ci lasciano più.
Quindi preparatevi mentalmente a questo ma non sperate di cavarvela con poco :)

Infatti, quando si scende in se stessi per conoscersi, curarsi e guarirsi, poiché questa è, secondo me, la principale risposta alla domanda, non è certo una passeggiata, anzi.
Spesso somiglia più al girovagare per le stanze di un grande palazzo, dalla soffitta alla cantina, cercando di guardare negli angoli bui con un lumino e facendo in modo di ripararlo da ogni corrente d'aria affinché non si spenga.
Però…
sapeste quanto è bello, nella fatica, scoprirsi, osservare e comprendere i propri limiti, capire come oltrepassarli, vedere le ferite che ci portiamo dentro ed apprendere come sanarle al fine di tornare ad amarci nuovamente, diventando così sempre più capaci di amare gli altri, senza soffocarli e senza "pesare emotivamente" su di loro.
E' davvero la strada che, da certi inferni, porta al paradiso ed il bello è che è lì, a disposizione di tutti, come il ponte invisibile sul quale Indi lancia sabbia e sassolini per poterlo attraversare e giungere al Graal.
Quel ponte non si vede ma c'è e per attraversarlo serve solo la fiducia, il credere a priori nella sua esistenza.
Serve un salto di fede, in se stessi.
E serve anche una grande volontà d'animo, un voler fortemente cambiare punto di vista per migliorare le cose. O meglio, per migliorare la percezione che abbiamo di esse e diventare così la nostra versione più "evoluta", sorridente, in pace.














Secondariamente poi vorrei anche dirvi che questa discesa/scoperta, che penso potremo chiamare anche self-help, se messa in atto come si deve, porta effettivamente ad una vita più serena e ricca della pienezza che desideriamo ma, prima che vi mettiate in viaggio senza arte né parte, ricordate che non dovete per forza affrontarla tutta da soli.

Perciò, in caso riconosciate in voi delle profondità troppo oscure, provate a parlarne con qualcuno e ricordatevi di essere in questo il più onesti ed umili possibile.
Inoltre, pensate che farsi aiutare da uno psicologo, anche solo per alcune sedute chiarificatrici, non è la fine del mondo e non fa di voi dei folli irrecuperabili.
Spesso, infatti, parlare con qualcuno che non risente degli influssi della vostra sfera emotiva può rivelarsi utilissimo e può fornirvi chiavi grazie alle quali procedere poi da soli in caso sentiste il desiderio di provarci.

Ad ogni modo, apritevi chiaramente senza nascondere nulla, cercate supporto ma non dimenticate che dentro di voi avete tutto il potenziale utile a curare/guarire voi stessi. 
Dovete credere in questo. 
Molto. Moltissimo.

E dovete lavorarci su, non c'è altra via.

Infatti, se è vero che qualcuno può farlo con voi, è anche vero che nessuno può farlo per voi e che a voi stessi spetterà il primo grande passo di prendere in mano le sorti della vostra vita, per mettere in moto il self-help che infine vi permetterà anche di trovare il famoso "Ikigai" portatore di equilibrio e serenità.  











Ebbene, diciamo che ora avete compreso la risposta secondo la quale per creare una vita migliore è necessario prima di tutto capire e curare se stessi e che quindi, adesso, valutando se cercare o meno un supporto esterno, vi stiate chiedendo come farlo da voi.
Ovviamente, se qui nel blog ho tentato nel tempo di raccoglierne alcuni, so che ci sono in giro altri millemila libri, manuali, dispense etc etc sull'argomento "crescita personale" e perciò ,come sempre, vi consiglio di andare in libreria e farvi portare dalla pancia alla ricerca della vostra "medicina".
(io sto per dare fondo al mio piccolo Paypal e saccheggiare Amazon di libri, così, tanto per dirvi ^^)

Per mia parte, dato che la Primavera apre naturalmente la mente e lo fa con la luce solare, che per sua natura porta gioia e benessere, vi lascio due titoli curiosi, da sondare con calma per intraprendere un piccolo viaggio luminoso dentro di voi.

Uno è "Il Cubo", l'altro è "Il Test dei Colori, di M. Luscher".

Sono entrambi belli ed interessanti, poiché danno modo di guardarsi in una sorta di specchio e lo fanno tramite due mezzi che io amo molto, ossia la visualizzazione delle immagini ed il colore, e penso che, se presi per il verso giusto, possano risultare anche come una sorta di gioco, mezzo che di suo, come l'Aria, dona leggerezza ad un argomento in realtà più profondo.

Non scordate infatti che la crescita, per quanto difficile, necessita sempre di un pizzico di giocosità/sorriso e che mantenere uno spirito più puro, come quello dei bambini, può aiutare moltissimo nel superare ferite interiori o periodi complicati.

Per quanto semplice nella sua esecuzione, "Il Test dei Colori " richiede successivamente un minuzioso lavoro riguardo all'estrazione dei dati e della loro lettura ma non lasciatevi spaventare da questo, è davvero un buon testo e può dirvi molto delle vostre profondità e di cosa vi portate dentro da sempre.
E' realmente un'ottima chiave, a patto che vi vada di essere super sinceri e pronti a sentivi dire anche ciò che potrebbe non piacervi.
Preparatevi a mettervi in discussione, vi stupirà!
E poi suvvia, se ce l'ho fatta io non vedo perché non possiate farcela anche voi :)

Il Cubo invece, pur parlandovi di voi e dandovi comunque preziosi e profondi spunti di riflessione, si pone in maniera più "delicata" e dato che è tornato a me adesso ,per la quarta volta in tanti anni, ve ne lascio un'introduzione un pochino più approfondita a fine post.
Chissà, magari comincerete da lì a lanciare sassolini sul vostro ponte invisibile ;)

In ogni caso, se iniziate questo viaggio (ve lo auguro talmente di cuore che nemmeno ne avete idea), oltre a carta e penna ricordate di portare con voi :
-coraggio
-umiltà ( grande dose, immensa )
-totale onestà/sincerità con voi stessi
-fiducia
-amore

e soprattuto non abbiate pretese, procedete con pazienza e imparate a sorridere, anche fra le lacrime.


Di cuore, partite, scendete laggiù in fondo con il vostro lumino e scopritevi pian piano, conoscetevi ed imparate ad aver cura di ciò che siete.
Chi vi sta vicino non potrà fare quasi nulla se non comincerete da Voi.
E poi ricordate che il mondo vi si modificherà intorno positivamente solo quando vi sintonizzerete su quella stessa frequenza.


















Abbraccio grande e non crediate di essere soli.
Io sono costantemente alla scoperta di me :)

Con questo blog ed una parte del mio ikigai cerco di scrivere utili lettere a voi così come alla piccola Tissi di 20 anni fa, affinché impari a vivere meglio in futuro, ed anche se sembra sci-fi... insomma... questo è pur sempre IncantaMenti e se ci siete finiti dentro, beh, potreste considerare di farlo anche voi.
In fin dei conti, il tempo esiste ma anche no ;)
(Eh sì, sto rileggendo i libri di Richard Bach e con mio piacere vi ritrovo dentro parti di me, ma di questo vi racconterò un giorno. Forse.)

Per ora, eccovi il Cubo. Ciaoooooo!


Si racconta che quello del Cubo sia un antico gioco Sufi dalle origini un po' incerte ed avvolte nel mistero ma si dice anche che esso appaia o riappaia quando l'anima ha la necessità di scoprire ( o riscoprire ) se stessa, per sbloccarsi così dal punto in cui si trova "incastrata" al momento della lettura.

Quando ho "conosciuto" il Cubo per la prima volta, onestamente non ci ho fatto molto caso e l'ho preso come un semplice gioco divertente da condividere fra amici per trascorrere qualche bella serata estiva all'aperto. Nel tempo però ha fatto la sua ricomparsa in un paio di casi ,esattamente come ora, ed è perciò quasi impossibile per me non trarne quindi una visione d'insieme più profonda.

Il mio incontro con lui è avvenuto due volte tramite la stessa persona, un'anima molto dolce ed attenta che ha curato e ricomposto parti di me grazie alle parole ed alle mani, con le quali ha lavorato sul mio cuore e sul mio corpo affinché le mie sofferenze venissero ascoltate e fosse data loro forma, così da poterle riconoscere, gestire e sfruttare nella maniera migliore: quella della crescita interiore.
La terza volta, l'anima che mi ha ricordato il Cubo è stata un'altra, simile alla prima anche se più giovane d'età, stavolta in cerca di supporto da parte mia.
Infine, dopo alcuni anni, il Cubo torna ancora a me, stavolta per me, e per volere di ciò che io amo chiamare Universo.

In ogni caso ed in ogni momento ho trovato nel Cubo una piccola risorsa preziosa, quasi uno specchio interiore grazie al quale (e nel quale) riflettere.

Perciò, se volete "giocare" anche voi, ecco qui le poche e semplici istruzioni:

-Immaginate un deserto. 
E' molto semplice. L'orizzonte, la sabbia, il cielo.

-In questo deserto c'è un cubo. 
Guardatelo. Descrivetelo. Che dimensione ha, di che materiale è fatto, di che colore è, cosa fa, dove si trova rispetto al resto.
Si vede dentro? Pensate sia fatto a mano? Come si comporta il materiale al tocco? Contiene qualcosa? Cosa? Ogni dettaglio che vedete è importante.

Non ci sono regole qui, niente è giusto e niente è sbagliato.
Tutto dipende dalla vostra visualizzazione.
Anche se non sapete disegnare, sarebbe bene fare un piccolissimo bozzetto in cui figurano gli elementi, così da capire bene la loro distribuzione nello spazio e le loro dimensioni.
Non esistono regole di prospettiva o altro. 
Conta solo la vostra visualizzazione.


I Sufi basano questo gioco sul tasvir, ovvero l'arte d'interpretare le immagini, ed il suo "risultato" risiede principalmente nello spirito di osservazione che noi stessi concediamo a ciò che vediamo con la mente e all'interpretazione ,appunto, di ciò che essa ci comunica.
Noi stessi siamo quindi i migliori interpreti delle nostre immagini mentali ma siccome a volte non è semplice guardare da soli, come non è possibile sapere tutto, nel libro troverete interpretazioni interessanti da fondere con le vostre.



















Hei, pssst...se già conoscete il Cubo, beh, non rovinate la sorpresa agli altri ;)

2 commenti:

  1. Ciao, come va? Bel post, interessante come sempre! Grazie perchè condividi le tue conoscenze e le tue esperienze. A presto e buona settimana! :-)

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    1. Ciao :) Il tuo "come va?" mi ha ricordato una canzone di Silvestri e Fabi, quella che dice "a domandarti come stai si corre sempre un certo rischio, il rischio che risponderai e questo sai non è previsto ", la conosci ? Beh, rispondendo direi che pur nella bizzarria del dipanarsi degli eventi va tutto bene. E' assolutamente un periodo "in movimento", evolutivo, e quindi di prova e fatica, ma non lo cambierei con niente. Mi sta insegnando così tanto!

      Grazie per il tuo piccolo messaggio, mi ha fatto piacere :)
      In realtà so sempre troppo poco e non è quasi nulla nel mare della vita. Però amo condividerlo perché sono certa che prima o dopo, chissà dove, farà germogliare una fogliolina verde. Non fosse altro che per l'Amore che ci metto ^^
      Buona settimana a te e buone creazioni! :D

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Ciao :)
Sembra che blogger abbia risolto il problema relativo ai commenti, perciò lascia pure il tuo se ti fa piacere. A presto e grazie :)