Certamente, più ci si rivolge ad un pubblico giovane e più la trasposizione di tale simbologia deve farsi semplice, per comunicare con una mente che ha ancora pochi strumenti in grado di decodificare, ma ciò non significa che il risultato risulti impoverito. Difatti, se un'immagine è ben studiata e se oltre ai soggetti se ne cura l'atmosfera, si può dire molto anche con poco.
Tutte queste riflessioni mi accompagnano nel lavoro da anni ma si sono rafforzate in me dopo i vari volumi biblici (19!) che mi sono trovata ad illustrare per un pubblico bambino con l'esplicita richiesta dell'editore di non perdere di vista il mood classico.
Il lavoro non ha avuto problemi ,ed anzi la riuscita è stata ottima secondo i canoni editoriali e la risposta del mercato, ma mi ha posto spesso di fronte al discorso simbolico insito in determinati elementi, specificatamente richiesti o da me inseriti per gusto compositivo, e mi ha portata ad un rinnovato interesse verso l'uso illustrativo della simbologia stessa nel disegno, sia cromatica che figurativa.
Così ho allargato le mie ricerche e sono andata a pescare nell'immaginario per eccellenza, ossia il mondo delle carte che da secoli parla all'interiorità della persona tramite le figure, e lì ho trovato di che re-innamorarmi e riscoprirmi, anche a livello artistico.
Tra le tante cose, la mia attenzione è tornata ad un mazzo di tarocchi acquistato 20 anni fa per puro "piacere visivo" ed in particolar modo alla presenza in esso di tre carte che più di tutte, secondo me, parlano allo spirito bambino presente in ciascuno di noi.
Queste carte sono rispettivamente il Giudizio, il Mondo ed il Matto e per il loro alone estremamente positivo ho pensato di condividerle con voi adesso, sul finire dell'anno, così che possiate avvicinarvi al Solstizio d'Inverno con rinnovata magia ed atteggiamento luminoso.
Nel mazzo che possiedo il loro nome si traduce in Risveglio, Labirinto ed Immaginario e, oltre a ricollegarsi al breve discorso d'apertura di poco prima, è decisamente evocativo ed in tema con il periodo dicembrino di passaggio poiché crea uno svolgersi di eventi naturalmente collegati fra loro e connessi alla creatività.
Infatti, le tre carte giungono in successione e simbolicamente raffigurano la chiusura positiva di un ciclo che apre alla riscoperta di sé e del proprio potenziale creativo, offrendo quindi una diversa visione del periodo festivo natalizio che spesso viene visto solo come "ora di conti e bilanci" con tutto il peso emotivo che ciò comporta.
Perciò oggi provate a sognare con me grazie alle immagini e preparatevi a vedere le cose con occhi nuovi, preparatevi a scoprire la simbologia che mostra il lato bello dei riti di passaggio :)
Il Risveglio
La carta del Risveglio è secondo me molto bella, oltre che perfetta per rappresentare il mood del mese di Dicembre :)
L'illustrazione evoca un momento speciale, quasi una chiamata a raccolta, una sveglia appunto, da parte di una creatura femminile delicata ma ricca di saggezza, accumulata lungo il viaggio della vita e rappresentata dal cappellaccio da viandante che ritroviamo anche nelle raffigurazioni di Odino o Gandalf.
Nel suo camminare lentamente verso sinistra, scalza poiché simbolo di un processo totalmente naturale, la fanciulla rappresenta il ritorno del passato che molto probabilmente è qui adesso per insegnarci ancora qualcosa ma anche per darci forza e fiducia, in ciò che abbiamo appreso ed in ciò che siamo, anche (e soprattutto) ora che l'anno si chiude portando con sé inevitabili bilanci.
Il suo abito blu, dal taglio primaverile anche se gli alberi invernali sullo sfondo parlano di una Terra ancora addormentata nell'Inverno, esprime profonda serenità e parla il linguaggio della spiritualità e della rinascita, quello che comunica al Sè e che è pronto ad accompagnare chi avrà "l'orecchio giusto" per accogliere il suono cristallino della tromba dorata.
La fanciulla infatti non si affanna a risvegliare tutti ma passa tranquillamente perché sa che chi è pronto al cambiamento la seguirà spontaneamente, mettendosi così in viaggio con lei verso il nuovo.
Il Risveglio diventa quindi simbolo di cambiamento e di nuova ripartenza che attendono sul finire di Dicembre come il Solstizio e che sono legati ad una forte fede/fiducia (estremamente positiva) capace di mostrare la via verso la realizzazione dei desideri. Con questo spirito positivo infatti, è possibile superare anche il caos e lo stress delle feste e guardare a Gennaio con un atteggiamento aperto e sereno, al fine di creare un nuovo anno pieno di belle esperienze.
Il suono della tromba, a dispetto del nome "giudizio", non è qui per giudicare ma per farsi sentire da chi sarà disposto a ricominciare a vivere dopo il sonno, invernale, interiore o rappresentato dalla fine di un ciclo.
Rigenerazione ed immortalità, propri del mondo naturale/vegetale e del suo ciclico mutare, sono tutti presenti in questa illustrazione che porta il numero associato appunto alla conclusione di un percorso.
Il Risveglio (Giudizio) suggerisce di fare nuovi piani e di decidere cosa si vuole realizzare, proprio perché dove c'è una fine vi è anche un nuovo inizio, esattamente come accade ora con il capodanno, ed il suono della sua tromba precede la gioia e la scoperta che accompagnano in successione il Labirinto, la carta numero 21.
La bella fanciulla vestita di blu è qui per dirci di imparare dal nostro vissuto e di lasciar andare il negativo, così da iniziare il nuovo anno nella positività e soprattutto nei nostri panni più autentici poiché molto è alle porte ed attende solo di essere scoperto.
Il Labirinto
Il Labirinto sta a metà di questo percorso tra il vecchio ed il nuovo e con la sua colomba bianca diventa simbolo di libertà dato dal superamento di tante prove ed ostacoli.
Infatti, il Labirinto verde che vediamo in basso è possibilmente la rappresentazione della ricerca di ciascuno verso il proprio Sè e difatti non tutti ne sono ancora usciti.
In alto però ci siamo noi, in volo sulla colomba mentre teniamo in mano un drappo in gesto vittorioso.
Questo perché il Labirinto (il Mondo) è simbolo di realizzazione personale, della positiva fine di un ciclo, del volo verso il nuovo e quindi anche della felice celebrazione che tutto ciò comporta.
Inoltre, uno gnomo da sotto ci saluta sorridente e quasi sicuramente raffigura una persona amica, realmente contenta dei nostri successi seppure ancora in cerca di sé.
Con il Labirinto la persona ha finalmente compiuto un intero ciclo di crescita ed è pronta a ricongiungersi con la propria origine ed il proprio spirito (il cielo blu).
Il Mondo è infatti un arrivo gioioso al traguardo ,in questo caso del 2017, dopo il superamento di fasi e difficoltà e diventa perciò il tempo giusto per gioire e godere per ciò che si è appreso.
D'ora in avanti si apre un nuovo ciclo ( il 2018 ) ma il ricco bagaglio di esperienza rimane e diventa tutto ciò che servirà per affrontare le novità in attesa dietro l'angolo.
Con il Labirinto, sostanzialmente, la vita procede su un nuovo livello in cui la persona ha più fiducia in sé e sceglie di dare un senso alla propria esistenza, seguendo la propria strada interiore.
Coloro che hanno sentito il precedente richiamo del Risveglio e ne hanno seguito la via sono ora pronti a volare come questo personaggio verso l'Immaginario, indipendentemente da quanto esso possa apparire strano ed inclassificabile, e si apprestano a vivere con gioia questo "ponte" che unisce Dicembre a Gennaio con spirito di festeggiamento e celebrazione.
L'Immaginario
L'Immaginario è alquanto bizzarro in questa illustrazione, lo ammetto.
Però essa ne conserva tutta l'essenza e una volta osservata nel dettaglio diventa molto chiara ed esplicativa.
L'Immaginario porta il numero ZERO e nella sequenza delle carte viene subito dopo il Labirinto per dare il via al nuovo che ormai è di fronte a noi. Nel discorso natalizio che stiamo facendo potrebbe essere paragonato a Gennaio (periodo di novità e ripartenze) e contendersi tale mese con il Mago, altra bellissima carta simbolo delle infinite possibilità creative.
L'Immaginario (il Matto) è qui raffigurato come un uomo "strano", sicuramente diverso dalla massa, e con l'aria persa da tipico "scemo del villaggio", seduto sul dorso di una tartaruga come se fosse pronto per un viaggio nel fantastico.
Per certi versi l'Immaginario è proprio così e difatti il nome gli cade a puntino, poiché è colui che non si cura del suo essere diverso o del suo cantare fuori dal coro, ed è anzi pronto a seguire la sua strada, quella che lo porterà verso l'avventura della propria vita, lontano dai preconcetti e dalle catene mentali.
Questa"stranezza", però, non fa di lui un vero stupido perché, a ben guardarlo, egli ha con sé un coltello, simbolo di preparazione, utile per difendersi, procurarsi del cibo o costruirsi un rifugio, ed un fagotto, che rappresenta l'unica cosa realmente necessaria quando si decide di partire in libertà: l'esperienza che deriva dalla vita e che impedirà di rifare gli stessi errori ( la stessa di cui si diceva nel Labirinto).
L'Immaginario raffigura quindi il nostro Sè interiore e senza limiti, lo spirito bambino guidato solo dal cuore che vive gioiosamente ogni nuova avventura, ma che, grazie al bastone, resta collegato alla Terra e quindi alla sua dimensione terrena e per tale motivo è associato allo stolto del paese, il quale sembra pazzo ma in realtà appare così solo perché "vede con altri occhi".
Come abbiamo detto, infatti, egli non è una persona comune e per tale motivo il suo viaggio è spesso solitario e richiede molta forza.
Ma questo non è affatto un male, poiché ha la compagnia del suo vissuto ed anche se viaggerà come un pellegrino fra tante ovvie incertezze, sarà certo di raggiungere un giorno la propria crescita personale, la propria autentica identità, proprio grazie alle sue stesse forze.
L'Immaginario inoltre è la pura motivazione, l'energia creativa, il fulmine della vita che crea ed illumina ed il suo agire da ribelle sarà ciò che gli permetterà di evolvere in libertà secondo la sua vera natura.
Certamente tutto ciò è da considerarsi nella sua accezione positiva e non nel significato d'emarginazione che può trasmettere, poiché la via dell'Immaginario va percorsa con intenzione e libertà e non come un obbligo, altrimenti diventa una strada senza uscita, un perdersi nella fantasia senza un barlume di razionalità.
Lo spirito di scoperta che lo accompagna è ciò che lo rende diverso e che spesso spaventa gli altri e perciò anche qui tutto sta nel come si decide di rapportarsi ad esso. L'ignoto ed il mondo verso il quale procede l'Immaginario potranno dirsi felici o infelici a seconda dell'atteggiamento mentale con cui li affronterà e lo stesso consiglio a voi ora che il 2018 è alle porte.
Cercate quindi di vedere in tale immagine il proseguimento del meraviglioso volo sul Labirinto, con tutta la libertà che offre, e preparatevi a creare qualcosa di bello secondo il vostro sentire personale. Scegliete la vostra via, quella più autentica, e seguitela con coraggio perché, se è vero che libertà significa rischio e fatica, decidere di farsene carico per vivere un'esistenza affine al proprio Sè mi sembra un valido motivo per affrontarla, che ne dite?
Spero che questo mix di creatività e motivazione vi abbia trasmesso il mood giusto per approcciarvi alle festività e pianificare un buon nuovo 2018.
A presto e felice risveglio dicembrino in arrivo!
nota: gli ultimi volumi biblici usciranno a Gennaio, anche se sono già disponibili in prevendita da adesso, e se volete dare una sbirciata a qualche immagine potete farlo in questo post.
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Ciao :)
Sembra che blogger abbia risolto il problema relativo ai commenti, perciò lascia pure il tuo se ti fa piacere. A presto e grazie :)