Però ,per quanto sia vero che l'illustratore ami disegnare e lo faccia ancor più che respirare o dormire, non sempre la strada è così dritta poiché capitano dei momenti assai fastidiosi e definiti generalmente come "blocchi".
I blocchi possono presentarsi in vari modi, dalla paura del foglio bianco alla stragrande quantità di idee in testa che non si riescono a tradurre su carta dato il caos mentale oppure ancora dal perdere letteralmente ore a tirare due righe e poi cancellarle di continuo, con l'unico risultato di avere infine un pavimento pieno di trucioli gommosi ed una grande frustrazione interiore.
Ancora, il blocco può accompagnarsi ad una sciocca, ripetuta e tormentata osservazione di lavori e successi altrui con lo sconforto del paragone che insinua nella mente l'altrettanto sciocco tarlo del "non so fare più niente /non lavorerò mai più ".
Insomma, quale che sia il tipo di blocco che si sperimenta ,alla fine ci si sente frustrati, svuotati ed incapaci di combinare qualcosa di valido.
Ci si sente persi, come se qualcosa ci avesse abbandonato o come se noi stessi avessimo perso i fili di tutto.
In pratica si sente il cuore che non batte più come prima e che niente vuole uscire dalla matita.
Questo momento accade anche ai migliori artisti e può ripresentarsi varie volte nella vita professionale . Per superarlo ci sono tanti piccoli rimedi come svagarsi, fare una passeggiata, andare al cinema o ad una mostra, chiacchierare con un amico del più e del meno lasciando il disegno da parte per un po' ,smettendola di fare paragoni e piantandola di dare retta alle negatività .
Soprattutto, però, bisogna ritrovare il proprio battito ,la passione.
Eh, cosa non proprio facile, soprattutto per il momento pesante che si sta vivendo e che richiede un'introspezione maggiore del solito.
Così ecco che torna utile meditare e soffermarsi a respirare ,fare yoga oppure una bella corsa ed ancora accettare la realtà del presente e cioè che qualcosa turba la creatività e che intestardirsi nel voler creare "per forza" farà solo sprecare materiale e venire il mal di testa ( o peggio ).
Perciò, oltre ad esaminare e chiarire le motivazioni interiori che ci turbano , può tornare utile un esercizio ,molto semplice ma davvero efficace, che lascerà parlare le nostre emozioni facendo riemergere la passione perduta.
Oggi poi questo esercizio è ancor più semplice perché il web fornisce infinito materiale a portata di click e ,per farlo ,basterà aprire la bacheca di Pinterest oppure la ricerca di immagini tramite google.
Si tratta infatti di scegliere istintivamente circa una decina di foto (di paesaggi, abiti, palettes di colore, oggetti, dipinti, cibi, persone, costumi etc ) la cui vista ci fa sentire bene e ci piace proprio, senza alcun altro criterio di scelta.
Deve solo piacere e portare in noi uno stato d'animo positivo.
Pare sciocco ma ,se ci si da del tempo per farlo in maniera veramente scevra da ogni altro vincolo che non sia il puro piacere, questa cosa funziona molto bene poiché è sincera e spontanea.
Perciò provatela in questi termini :)
Una volta che avrete le vostro foto/immagini dovrete poi aprirle tutte di fronte a voi ed osservarle chiedendovi cosa le lega e quale filo conduttore, o più, le accomuna.
Fate questa ricerca con calma ed attenzione ed appuntatevi i risultati da parte cercando infine di raccogliere concettualmente quel che avete ottenuto.
Magari voi sapete benissimo cosa vi porta piacere e serenità ma questo esercizio ,per la sua natura così spontanea, vi regalerà risultati molto più chiari ,soprattutto in un momento in cui faticate a mettere a fuoco cosa vi blocca realmente .
Il resto verrà quasi da solo perché si innescherà in voi una sorta di "meccanismo libero" che darà nuova linfa alla vostra creatività e vi riporterà al tavolo da disegno " con il cuore vivo " senza che ne ve rendiate conto.
Starà a voi solamente lasciar fluire questa nuova creatività senza bloccarla razionalmente con scuse tipo :
-se dipingo questo non servirà a niente
-questo soggetto non è utile al mio portoflio
-inutile sprecare materiali e tempo su questo progetto
Sul serio, una volta intrapreso l'esercizio, non mettetevi i bastoni fra le ruote da soli e lasciate fare alla creatività concedendovi tempo anche per cose che paiono mille miglia lontane dai risultati che volete voi o che vi siete prefissi.
Seguire quel momento creativo così istintivo vi farà uscire dal blocco con rinnovata energia e poco dopo ritroverete anche la voglia e la vitalità per concentrarvi sui traguardi di cui il vostro lavoro necessita.
Raccontarvi la mia esperienza personale nel dettaglio richiederebbe troppo tempo ma credetemi se vi dico che questo semplice esercizio mi ha salvata più volte e non solo da un blocco creativo.
Ultimamente infatti ne ho sperimentato anche uno fisico molto forte che per diverse settimane ha tormentato spalle e collo fino a farmi piangere dal dolore e non dormire di notte.
Le foto che ho raccolto parlavano chiaramente di cosa fa battere il mio cuore d'istinto .
Erano palettes blu, bianche e grigie con tocchi di terre ,fredde e calde, ed accenti di verde scuro e vibrante, poi foto di cieli nuvolosi ,in tempesta o meno, lungo scogliere rocciose e verdeggianti o spiagge quasi deserte in cui il vento muoveva l'erba alta dietro palizzate di legno o canne.
Ancora, avevo scelto abiti di cotone e maglioni in tinte neutre e piatte, dai toni marini o a righe, e foto di strade con case particolari e colorate che avevo visto in viaggi passati e che mi ricordavano sapori ,voci ed esperienze estremamente rilassanti e piacevoli.
Infine salvavo immagini di fiori in situazioni di luce molto particolari ,che evocavano l'alba o il crepuscolo e di cui avrei amato moltissimo riprodurne l'essenza e l'emotività.
In breve lì è scattato un click interiore e mi sono ritrovata a mettere in parte il dolore fisico per fare una cosa abbandonata da tempo:
dipingere ,per il solo gusto del colore.
In un pomeriggio ho dipinto il risveglio fiorito del post precedente abbandonando ogni sorta di razionalità e ritrovandomi a sentire il dolore farsi via via meno acuto.
Nei giorni seguenti ho continuato a seguire quella strada permettendomi di dedicare qualche ora della giornata anche alla pittura o al disegno di qualcosa che fosse solo per me e per il mio piacere personale e devo dire che tutto ha iniziato ad andare molto meglio.
Inoltre percepivo nuovamente più chiarezza e positività riguardo la strada da prendere e tornavo ad avere fiducia nella mia creatività.
Perché è come andare in bicicletta, una volta imparato non si dimentica più ma occorre positività per far sì che il cervello comunichi al corpo il suo equilibrio e la fiducia nel sapere pedalare ancora.
Perciò coraggio ,accettate i periodi di blocco e datevi del tempo.
Per guardarvi dentro e per creare qualcosa anche se pare così distante da voi.
Magari chissà, scoprirete qualcosa in cui non vi sareste mai cimentati altrimenti :)
Ad esempio, io non avrei mai detto un giorno che avrei creato qualcosa di così articolato come riprodurre le casette colorate delle Ardenne ed invece...
Colorarne ogni dettaglio ed inventare insegne è stato rilassante e sbloccante al tempo stesso.
Quasi una meditazione disegnata ed un salto nel vuoto compiuto senza la paura del risultato.
E chissà, magari ,lavorativamente parlando, non me ne farò niente però ho ritrovato la "passione senza timore" e soprattutto ho capito ancora una volta quanto un'opera (quadro,illustrazione,disegno) acquisti vita e bellezza se la si realizza lasciandosi portare dal cuore.
Buona creatività a tutti :)
il tuo post è molto reale,condivido pienamente !!
RispondiEliminaBenvenuta Taty :)
EliminaE grazie! Bisognerebbe condividere di più le problematiche di una vita da creativi per rendersi conto di quanto si sia normali e per niente soli .