27 aprile 2018

A bit of music

Oggi vi lascio una canzone piuttosto vecchia ma che a me piace sempre moltissimo.

La amo da sempre così tanto da essere l'unica canzone che ho cantato, a voce alta, in presenza di altre persone e senza curarmi del fatto di non saper cantare.

Cioè, io non lo so nemmeno se so cantare oppure no, e di solito lo faccio per conto mio dietro la musica, mentre disegno o cucio, oppure nella mia testa mentre cammino. 

Questa però mi sono ritrovata a cantarla mentre mio fratello la suonava, a casa dei miei, lui che al contrario di me la musica ce l'ha nelle dita e probabilmente per via di qualche sua vita precedente in cui già la conosceva.
Eh sì, perché gli è sempre venuto naturale suonare ed anche se dice che la sua grande passione per gli U2 gliel'ho trasmessa io a forza di sentirli, sono convinta che le cose stiano diversamente.
Ok, ok. Devo ammettere che mio papà da giovane suonava, così come dipingeva, e che quindi qualcosa nel sangue ce l'abbia passato ma…
non so, ci son cose che vengono così naturali che è impossibile non chiedersi se dietro non vi sia una qualche sorta di "magia" più antica conservata nei Registri della nostra Esistenza :) 

Per me ogni volta che mio fratello suonava si trattava di magia ,perché guardavo le sue dita scorrere sulle corde della chitarra con una disinvoltura tale da lasciarmi a bocca aperta.
Ho sempre amato sentirlo suonare e guardarlo in quel suo "universo di musica", anche quando lo faceva per pomeriggi interi ripetendo le stesse canzoni ed io disegnavo nella stanza a fianco, entrambi a fare ciò che da fuori, per altri, pareva sfinimento mentre per noi era vita.
Ah, questa fratellanza.
Più passa il tempo e più so che è stato il dono più grande che io potessi mai ricevere.

Ma ecco, ho divagato :)

La canzone è questa:


e quando l'ho sentita ed ho saputo che faceva parte della colonna sonora di un film ho, ovviamente, voluto vederlo, scoprendo una pellicola strana, pesante e noiosa per molti dei miei amici allora quasi 20enni, ma per me affascinante.
In caso foste curiosi, si tratta del film di W. Wenders "Così lontano, così vicino", una storia di angeli che "cadono" sulla Terra per tentare di "sentire" come sentiamo noi.
Ve lo ripeto, è un film particolare, perciò, se volete vederlo, fate che non aspettarvi nulla e guardatelo.
Se poi vi andrà, mi direte cosa ne pensate.

Qui un piccolo estratto dal discorso fra due angeli: 

"Come vorrei essere per una volta uno di loro! Vedere con i loro occhi, ascoltare con le loro orecchie, e decifrare come vivono il tempo, e subiscono la morte. Come sentono l'amore e percepiscono il mondo. Essere uno di loro, per diventare un più luminoso messaggero di luce in questa epoca buia."
(Cassiel a Raphaela nel film)


Abbraccio :)

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