25 febbraio 2017

I Celti: il mondo, lo spazio, il tempo e i Doni degli Dei

Eccoci al quinto appuntamento dedicato alla cultura celtica :)













Spero abbiate preparato carta e penna ed anche un buon tea perché l'argomento è più intenso del solito. Oggi infatti guarderemo con occhi celtici quattro concetti fra loro collegati quali Polarità Universale, Mondo, Tempo e Spazio e poi useremo la loro rappresentazione grafica per parlare della Leggenda dei Quattro Tesori Sacri ,aiutandoci anche con piccoli schemi per non perdere il filo.

Iniziamo !


La Polarità Universale è il concetto guida della visione celtica per cui tutti i fenomeni emergono grazie al gioco degli opposti. Esempi semplici di questo concetto sono il giorno e la notte, la tribù e la terra o il Dio e la Dea che ,in pratica, per esistere devono sempre avere il loro opposto che li bilanci. 
Per i Celti era infatti la fondamentale differenza fra gli opposti a produrre il cambiamento e quindi a consentire l'esistenza di ciascuno dei due elementi e perciò essi fondavano su tale principio tutta la loro credenza.

Guardando quindi il Mondo secondo questa concezione lo vediamo diviso orizzontalmente in due parti, Sopra e Sotto, affidate rispettivamente al Dio e alla Dea e chiamate Estate ed Inverno o ,ancora più precisamente, Samos e Giamos.
Mentre Samos è il settentrione, la parte luminosa in cui vive il Dio con la Tribù, il Giorno e tutto ciò che riguarda l'uomo da sveglio, cosciente e vivo, Giamos è invece il meridione, la parte buia regno della Dea in cui la Notte accoglie la Terra ,gli Antenati e tutto ciò che riguarda l'inconscio.
Per tali motivi possiamo anche rappresentare Samos in colore bianco e Giamos in colore nero, cosa assai curiosa perché rimanda in qualche modo alla suddivisione orientale Yin e Yang.

Questa prima grande divisione veniva poi ripetuta in sotto frazioni ,ancora ed ancora, fino a creare le stagioni, i mesi, i giorni e le notti identificandoli infine in Matis ed Anmatis ,ossia propizi o non propizi, ed è proprio grazie a questa ulteriore suddivisione che arriviamo al secondo concetto ovvero quello del Tempo.

Oggigiorno molte persone conoscono il calendario celtico come la famosa Ruota in cui figurano sostanzialmente le otto feste ma in realtà il più antico ,e forse anche unico, esempio di misurazione del tempo secondo i Celti è il Calendario di Coligny.















Si tratta di una serie di tavolette in bronzo risalenti all'epoca celtica, purtroppo decisamente mal conservate e molto frammentate, che si pensa venissero usate proprio come calendario.
Anche qui, non essendoci nulla di scritto in merito si possono fare solo delle supposizioni studiandone le incisioni e, riassumendo, potremmo dire che nel calendario figura un elenco di mesi ,ciascuno con il proprio nome e dalla traduzione ancora incerta, e tutta una serie di simboli ancora del tutto liberamente interpretabili.
Ad ogni modo, quel che ci interessa ora è notare come i Celti avessero un qualche loro modo di suddividere e calcolare lo scorrere del tempo che ,in seguito, fondendosi con il calendario romano, questo abbia dato origine ai calendari successivi.

Ma torniamo ora a Samos e Giamos e vediamo un po' più a fondo lo loro applicazione al concetto di Tempo.

Secondo i Celti ,a Giamos spettava la maggiore importanza ed aveva la precedenza su Samos perché era il regno della Dea ,creatrice della vita, e posto in cui il conscio nasceva dall'inconscio, esattamente come l'Estate nasceva dalla gestazione dell'Inverno.
Sempre rispettando questa visione, secondo i Celti il giorno nasceva al tramonto del precedente perché era generato dalla notte ed è per tale motivo che il Capodanno Celtico si festeggia in Ottobre, quando la Terra si appresta al riposo che poi, in primavera, darà vita al futuro nuovo anno.














Dovete pensare che presso i Celti la figura della Dea era davvero fondamentale e che allo stesso modo si tenevano in gran considerazione le donne, ma vi assicuro che di questo parleremo meglio in altri post ;)

Ora, abbiamo detto che Samos e Giamos dividevano in due parti il Mondo e che così facevano anche con il Tempo creando le due grandi stagioni principali quali Estate ed Inverno, ma non è tutto.

Difatti, nei punti in cui le due stagioni si toccavano, si aprivano due cancelli, i quali collegavano Questomondo (Samos) con l'Altromondo (Giamos) permettendo agli spiriti del mondo di sotto di avere libero accesso al mondo di sopra in due momenti ben distinti e celebrati dall'uomo nelle due feste principali di Samahain e Beltane, rispettivamente a fine Ottobre e inizio Maggio.

Samhain era la più importante di tutte perchè determinava il momento di passaggio da un anno all'altro ed introduceva nell'Inverno, regno della Dea dove la Terra avrebbe covato al caldo e al buio l'anno nuovo, proprio come in un ventre materno.
Beltane invece, per la sua posizione e funzione opposta d'introduzione nell'Estate ,e quindi dell'esplodere della vita stessa, era la seconda festa più importante, alla quale seguivano Imbolc e Lughnasadh ,con le rispettive rinascita primaverile e chiusura della stagione dei raccolti.


















In realtà Imbolc e Lughnasadh erano considerate secondarie solo per un dettaglio e cioè la loro stretta correlazione con l'attività umana.
Difatti, mentre Samhain e Beltane corrispondono ai cicli della Terra, che avvengono indipendentemente dal volere umano, le altre due feste le sono invece strettamente connesse per via dell'influsso che le rispettive divinità provenienti dall'Altromondo, Brigid e Lugh, avevano sugli uomini.
Infatti, mentre la prima è il principio che infonde vita alla Terra agendo con il suo influsso sia sulla sfera fisica che spirituale, il secondo possiede la capacità di governare qualsiasi attività umana ed è l'unico in grado di unificare gli spiriti della Tribù e della Terra ,portando quindi fertilità.

Sì, lo so, questa descrizione fa somigliare tutto al nostro caffè, ristretto e concentrato, ma sappiate che da quest' anno il blog propone un piccolo post dedicato ad ogni specifica festa e perciò non disperate :)
Le ritroverete spiegate più ampiamente ad ogni data e sempre raccolte sotto l'etichetta CELTICA presente a fondo post .
















Tornando al Tempo e allo Spazio, viene ovvio pensare che queste concezioni siano un po' diverse dalle nostre ma in realtà seguono l'andamento naturale più di quanto non lo si faccia ora e perciò, secondo me, sono più vicine alla vera dimensione umana, cosa che in questa epoca ci sfugge parecchio.

Ad ogni modo, così andavano Mondo e Tempo per i Celti e così Dio e Dea potevano avere il proprio spazio e le proprie principali celebrazioni che, giusto per ripetere l'informazione, nel tempo divennero 8 poiché si decise d'inserire nel calendario anche equinozi e solstizi.

Qui sotto le ritrovate tutte riassunte insieme per comodità ;)















E' interessante notare ancora che le 4 feste principali trovarono la loro rappresentazione anche nel simbolo della Croce Celtica ,nata nel periodo dei monasteri ,in cui il braccio lungo raffigura Samhain per la sua maggiore importanza mentre i tre corti sono rispettivamente Imbolc, Beltane e Lughnasadh, in senso orario partendo da sinistra.
















Anche qui, sperando di averne il tempo mi piacerebbe raccontare in futuro anche un pochino di storia celtica per farvi capire meglio il passaggio all'epoca cristiana e perciò ,se siete curiosi, continuate a tornare ogni sabato sul blog :)

Ma veniamo ora al terzo concetto, quello di Spazio.
Dato che la considerazione dello Spazio richiede l'utilizzo dei punti cardinali ,mi sono presa la libertà di rinominarlo come Bussola Celtica ma sappiate che questo è un termine di pura invenzione che userò qui per puro piacere personale.

La Bussola Celtica differisce da quella classica per via della lettura poiché non serve ad indicare il Nord come punto di riferimento per eccellenza, bensì a spiegare visualmente quali punti spettassero al Dio e alla Dea ,come vediamo nelle due possibili letture qui sotto:













La prima mostra come ,grazie alla suddivisione Samos-Giamos, il Nord appartenesse al Dio mentre il Sud alla Dea e come in cancelli ad Est e ad Ovest fossero in comunione fra i due mondi.
La seconda invece, propone un'altra possibile lettura secondo la quale a ciascuno spettassero invece due punti ben divisi ovvero Ovest e Nord per il Dio e Est e Sud per la Dea.

La seconda variante ,ritrovata anch'essa nella tradizione rituale, dimostra quanto il territorio della Dea fosse caro ai Celti ,così tanto da destinarle interamente i due punti prediletti quali l'Est e il Sud.
Ricordate infatti che se il Sud rappresenta il regno dell'Altromondo, importantissimo per la Tribù poiché luogo dove tutto ha inizio, l'Est ha a suo modo una potente valenza perché, oltre ad essere il primo cancello verso l'Altromondo ,indica il famoso principio celtico per cui ogni cosa che nasce lo fa iniziando a covare nel calore dell'oscurità, la quale lo accompagnerà attraverso la nascita primaverile fino al suo nuovo incontro con la luce di Samos.















A ben pensarci, infatti, l'Est è il punto in cui il mondo s'illumina della luce del nuovo giorno e non credo sia un caso il fatto che tutti i cancelli delle case ,nella tradizione celtica, di aprissero proprio verso quel punto. Era ovviamente un forte simbolo di vita e quindi da associarsi esclusivamente alla Dea.
In ogni caso, entrambi valgono come rappresentazione dello Spazio Sacro ed ogni seguace della religione celtica utilizza oggi quel che preferisce quando esegue i suoi rituali.

Ecco, ora che abbiamo visto i tre concetti possiamo dedicarci alla leggenda.
So che la state aspettando con curiosità e quindi eccoci qui.











Se avete letto il post precedente ricorderete che la Tribù era costituita da 3 categorie di base più 1 aggiuntiva per un totale di 4 funzioni associate a ciascuna.
Queste stesse funzioni si possono vedere qui "posate" sulla Bussola Celtica nei loro nomi originari Fios, Cath, Blath e Séis ed accompagnate dalla presenza centrale dell'Alto Re ,al quale spettava la funzione di sovranità Flaith che serviva a tenere in equilibrio tutte le altre.














Grazie a questo quadro arriviamo alle leggende irlandesi del libro di Leinster ( lebor gabala érenn - 1150 D.C. ) che narrano di come i Tuatha Dé Danann ,Dei della Tribù, donarono al mondo le 4 funzioni ed i 4 Tesori Sacri ,detti anche "reliquie d'Irlanda"e provenienti dalle 4 Città magiche.
Secondo il mito, i doni sarebbero giunti sulla Terra quando gli Dei ,arrivando dal Mare del Nord avvolti dalla nebbia e cavalcando le nubi oscure, conquistarono l'isola per poi renderla eterno scrigno della magica eredità del sapere druidico.
Ma perdiamoci un po' nei dettagli ,che sono poi la cosa più gustosa :)

Dopo l'arrivo degli Dei sull'isola, si racconta che tutto ebbe inizio ad Ovest, dalla città di Goirias detta anche "il forte che brucia".
Quello era il dominio di Lugh ,il Signore della Luce e bardo supremo ,e fu da lì che venne il primo oggetto sacro: la Lancia Luin.
Le leggende narrano che essa fu il primo ed il più potente degli oggetti sacri perché con il suo fulmine illuminò l'oscurità portando all'uomo la Conoscenza.


La Lancia di Lugh ( o Lancia Luin ) è difatti per la cultura celtica il simbolo della mente, sinonimo del sapere che tramite la luce rende dotti e consapevoli e perciò rappresenta la funzione base, quella di aprire le menti. E' difatti grazie allo studio che l'uomo può evolvere ed è per questo che Lugh è considerato anche il patrono degli studiosi.
Ancora, si dice che la Lancia fosse incandescente e sfolgorante (Luin deriva da Lusine = fiammeggiante, appunto) e che solo Lugh potesse maneggiarla ,poiché lunga e pesante. Secondo i racconti essa lo conduceva vittorioso in ogni battaglia e rispondeva persino alla sua voce, andando a colpire direttamente il bersaglio pronunciato da Lugh e tornando indietro al suo richiamo come un boomerang.
In foto ne vedete solo la punta ma provate ad immaginarvela con un lunghissimo manico in legno, avrebbe avuto l'aria di un giavellotto capace di fendere l'aria e colpire i nemici con estrema precisione anche da grande distanza.


Poi fu la volta della città di Findias, "il forte bianco splendente" posto a Nord e governato da Nuadu ,il grande Re dei Dannan prima dell'ascesa di Lugh.
Da lì giunse il secondo oggetto sacro ovvero la Spada, la quale rappresentava il coraggio di ogni campione ed il valore in battaglia perché si dice che "nessuno ha mai schivato il suo fendente! "(cit.)
E fu così che ebbe origine seconda funzione, ovvero quella della battaglia in senso di attacco e di difesa.















Se avete seguito tutto il discorso Samos Giamos fatto fino ad ora, forse vi ritroverete a chiedervi come mai a Nord non ci sia Lugh. Ebbene ,sappiate che Lugh divenne Dio del Nord solo dopo Nuadu e che ,per quanto dotato di Lancia e quindi di arma, il suo valore simbolico primario è sempre stato quello dell'erudizione. Inoltre tenete presente che ai Celti tali sfumature importavano solo fino ad un certo punto e che spesso tendevano ad avere più visioni di uno stesso mito.
Ma torniamo alla nostra leggenda :)

Dopo l'Ovest ed il Nord fu il turno dell' Est, ovvero "il forte del mare" e sede della città di Muirias.
Da lì arrivò il Calderone dei Dagda ,definito sacro poiché "mai asciutto".
Questo infatti era costantemente pieno di cibo e poteva quindi assicurare un continuo sostentamento ,fonte di nutrimento per la vita. Per questo motivo divenne simbolo di abbondanza e quindi anche di fertilità e non a caso viene dal mare e dall'acqua ,fonte di vita per eccellenza.
Inoltre non dovrebbe stupire la sua collocazione ad Est per tutto il discorso "Vita" fatto poco sopra ed in quanto "primo cancello" di Samahain verso Giamos.














Infine fu la volta della città di Failias a Sud che prese il nome dal Tesoro stesso che conservava e cioè la Pietra di Fàl.
Tale città rappresentava il centro sacro dell'Irlanda e si dice che la Pietra guidasse la Terra nel riconoscere il Vero Alto Re e che persino gridasse nell'identificarlo se questi l'avesse toccata.
Ancora oggi ,secondo la leggenda, la Pietra risiederebbe proprio in Irlanda ,dove è possibile vederla e toccarla.
Che fate ancora lì? Vi pensavo già intenti a preparare la valigia ;)













Comunque, ora non mi dite che non torna alla mente anche a voi la storia di quel fanciullo di nome Semola che divenne Re estraendo la spada proprio da una roccia perché non ci credo.
La Disney sarà pure un impero di cui dire peste e corna ma ha sicuramente regalato a molti di noi parte di questa magica leggenda, tra l'altro elegantemente disegnata dall'abile mano di Milt Kahl, che ,seppure collocata in tempi e luoghi diversi, richiama alla mente questi collegamenti fra "Re destinati" e pietre magiche.

Inoltre, sempre a proposito di rocce particolari vi racconto che in Bretagna ,nella foresta di Broceliande, esiste una pietra megalitica detta "Trono di Merlino"e che la leggenda locale suggerisce di non gettarvi sopra la magica acqua della vicina fonte di Barenton se non si vuole scatenare una tempesta.
Non trovate anche voi che sia affascinante poter ancora visitare dei luoghi che conservano questo genere di miti ?
Altra occasione per fare i bagagli !

Ancora ,bisogna ricordare che la Pietra di Fàl ,detta anche Pietra del Destino, è il Tesoro più importante di tutti perché viene dalla Terra e quindi rappresenta simbolicamente la Dea e che ,inoltre, essendo in grado di riconoscere l'Alto Re permette agli altri tre Tesori di mettere radici salde nel terreno e quindi di far progredire la Tribù, come anche l'Uomo nella sua individualità.
















Ancora una volta ecco che ritorna il collegamento pietra-terra-radicamento-primo chakra già visto alcuni post fa. Curioso ,no ?
La Terra in cui mettere radici per crescere equilibrati fra realtà e sogni, la Terra che permette di far crescere la propria fiducia in sé. La Terra…
Tutto le gira sempre attorno anche nelle altre culture ed io lo trovo semplicemente magnifico.
E pensate che una versione della leggenda vuole che la Pietra sia l'unico vero oggetto portato dagli Dei, tanto per enfatizzarne l'aspetto magico se questo non fosse già abbastanza forte di suo.

Inutile dire quante altre cose i 4 Tesori riportino alla mente ma lasciatemene elencare almeno alcune.

I Doni del Graal ,citati nei romanzi dedicati alla ricerca della famosa coppa, i semi dei Tarocchi ,gli Elementi ed anche gli strumenti della tradizione pagana quali bastone, spada, coppa e pentacolo ,sono tutti 4.
Insomma, senza togliere nulla a nessuno, pare quindi che gli scritti di epoche successive a quella celtica abbiano pescato a larghe mani dalla tradizione irlandese e come dar loro torto ?
Quella celtica è una cultura ricchissima di spunti leggendari meravigliosi.

Bene, siamo in chiusura e così vi racconto l'ultima cosa di oggi ,dedicata ai rituali bianchi e neri e cioè positivi e negativi.












Per la tradizione celtica ,le città di Goirias e Muirias erano collegate rispettivamente al Fuoco e all'Acqua mentre Findias e Failias rappresentavano l'Aria e la Terra.
Ora, se ci si prende del tempo per studiare i nomi celtici dei punti cardinali si nota che Gogledd (Nord) e Deheu (Sud) significano rispettivamente "sotto la mano sinistra" e "sotto la mano destra" mentre Iar (Ovest) e Oir (Est) stanno per "dopo" e "prima".

Questa breve spiegazione è importante perché permette di capire meglio il discorso legato al "moto dei rituali".
Infatti, il Calderone di Muilias ,contenente "l'Acqua della Vita" che viene scaldata dal Fuoco posto ad Ovest, si trova ad Est , nel punto in cui sorge il sole ,e quello era anche il punto verso il quale iniziavano le preghiere nei rituali. 
Da lì poi la preghiera continuava, in senso orario ,verso Sud-mano destra ,se la magia desiderata era bianca e positiva, o in senso antiorario ,verso Nord-mano sinistra, se invece era nera e negativa.


Ecco, ora forse guarderete con occhi nuovi la vostra Bussola, esteriore ed interiore, ed io mi auguro che vi orienterete sempre verso la Luce perché per vivere bene servono principalmente positività ed animo aperto.


Noi ci ritroviamo il prossimo sabato con un nuovo post, un abbraccio e buon weekend !

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