1 febbraio 2018

Felice Imbolc !

Oggi festeggio la Primavera celtica, quella che sulla Ruota dell'Anno porta il nome di Imbolc, ed anche se forse è un po' presto per pensare alla Primavera classica si può iniziare a percepirla, a sentirne la Luce.










Essa si trova nel suo elemento, l'Aria, pian piano scaldato da quel Sole che si va rafforzando ogni giorno, e nei primi crocus che spuntano qui e là colorando i prati ancora un po' provati dal freddo dell'Inverno.














Grazie alla Luna Piena di ieri sera inoltre, la Primavera s'insinua anche dentro di noi e ci invita ad uscire, piano piano, per guardare fuori e notare i primi segni del Cambiamento, ciclico e naturale, così necessario all'evoluzione.

Questa Prima Aria di Primavera è umida, ancora ricca di fertile Acqua invernale che si appiccica addosso bagnando pelle e capelli, quasi a voler fermare su di noi ciò che nell'Inverno ha attraversato la Terra di cui siamo fatti, lasciando così dei depositi che ormai fanno parte di noi come preziosi sali.
E' un'Acqua magica questa, che si prepara ad evaporare grazie ai nostri pensieri ed alle nostre idee dando origine a ciò che è la vera ricchezza primaverile, quella capace di scuotere la Terra e richiamarla ancora una volta alla vita tramite la creatività.

Dato che il post sulla Festa d'Imbolc è già stato scritto lo scorso anno, io faccio che lasciarvi il link (questo) invitandovi a leggerlo, o rileggerlo.
















Siccome la mia gita di oggi in cerca di libri è purtroppo saltata per fato avverso, Sigh! :( ,vedrò di allearmi ugualmente con lui e di sfruttarlo al meglio comunque.
Fortunatamente un libro in particolare ce l'ho già e credo l'inizierò stasera per conoscere meglio una delle figure che risuonano di più con ciò che sono.

Il testo che comincerò è questo, ricevuto a Natale e secondo il mio parere molto legato alla creatività, espressa su questa cover dal rosso del Fuoco, il sacro fuoco di chi forgia, con la mente, con le mani e con il cuore.




















Nel salutarvi vi lascio con un'ultima nota riguardante Brigid, a volte detta anche il Cigno Bianco, araldo dell'Inverno nonché simbolo della Primavera in arrivo.

Il colore bianco dell'animale era sinonimo di purezza e luce, la stessa che annuncia Brigid ad Imbolc, ma personalmente credo che il collegamento fra lei ed il Cigno stia anche nel fatto che tale animale rappresentasse un alto grado di Consapevolezza, derivante dalla profonda connessione della persona con il proprio lato femminile costituito da intuito ed istinto.
Difatti, anche se il Cigno parla di grazia e bellezza, due meravigliose qualità femminili che permettono alla persona di brillare naturalmente e quindi d'essere vista e percepita per la propria Armonia, queste non si limitano certamente al piano materiale/fisico.
Grazia e bellezza sono infatti anche due concetti interiori che andrebbero coltivati dentro di noi, insieme all'intuito ed all'istinto, e che dovrebbero brillare come una guida anche nei periodi bui permettendoci di "camminare leggeri",delicatamente e con fiducia, sulle cose.

A me Brigid piace molto nelle sue tante forme, nei suoi pregi, forze e debolezze, poiché fondamentalmente mi ricorda la Madre, colei che cerca d'avere cura della vita.

Per chiudere "floralmente" aggiungo ancora che Brigid, in quanto sinonimo di luminosità, viene in natura associata al DandelionDente di Leone o Tarassaco (detto anche comunemente Soffione nella sua versione bianca con acheni rossi), appunto fiore di Brigid ed al contempo simbolo solare.


Abbraccio grande e felice anticipo di Primavera :)

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