E va beh, che ci vada pazienza in questo lavoro ormai si sa e si cerca di essere sempre il più zen possibile :)
La mia zenitudine però si sta ora consumando nel passare dal letto al divano ,poiché domenica mattina ho preso una storta super mega gigante alla caviglia, di quelle che ti sentono ululare dall'altro capo del mondo, ed ancora non posso camminare.
Inoltre devo evitare di stare seduta perché la caviglia è tutta blu, dolorante e gonfia, insomma una meraviglia.
Così, non potendo gironzolare ed essendo in attesa dei nuovi briefs, mi son tuffata sulla lettura ed ho ripreso lo studio dei chakra interrotto tempo fa.
Oltre al testo precedente ne ho preso uno nuovo ,di cui poi vi racconterò meglio, ed oggi nel leggerlo mi è venuta in mente una riflessione, che vorrei condividere con voi.
Forse sarà l'effetto del Lasonil oppure del Voltalgel e magari sembrerà una stupidaggine ma pensavo che il mio lavoro possa aver dato modo alla mia parte spirituale di risvegliarsi.
Sì, mi spiego :)
Il fatto di pensare per immagini, poiché di questo si tratta quando s'illustra ,trasformando quindi un testo in un disegno/figura, è proprio del sesto chakra, al quale sono collegate appunto l'intuizione e l'immaginazione e che ,trovandosi in alto, è una di quelle "ruote indiane" più "vicine" all'aspetto spirituale della vita che a quello terreno, di base.
Perciò trovo che in qualche maniera lavoro creativo e spiritualità siano, nel mio caso, collegate.
Perché io ,da illustratrice, lavoro pensando per immagini .
Ed è anche curioso vedere il lato spirituale "accendersi" grazie a qualcosa che deriva dal mestiere, che si potrebbe in qualche modo chiamare chakra di base ( più terreno ) o "raggiungimento della sopravvivenza".
Ed è anche curioso vedere il lato spirituale "accendersi" grazie a qualcosa che deriva dal mestiere, che si potrebbe in qualche modo chiamare chakra di base ( più terreno ) o "raggiungimento della sopravvivenza".
La visione olistica della vita, che in me è stata dormiente per anni ,seppure con alcuni cenni di risveglio tra i 15/20 anni,si è fortemente sbloccata in questi ultimi 5 anni ,in cui il lavoro si è fatto ancor più intenso ed in cui ho sentito la necessità di equilibrare meglio vita e professione per non lasciare che la seconda prevalesse sulla prima.
Chissà se anche voi riconoscete un legame/scambio di questo tipo nelle vostre "vite artistiche" ?
(siano esse professionali o dilettantistiche ,poiché l'espressione artistica può riguardare anche solo la sfera personale senza per questo avere meno valore).
Cioè, trovate che l'esercizio di "pensare per immagini" ,in qualsiasi ambito lavorativo o personale, vi abbia portato una qualche evoluzione a livello spirituale ?
Avete mai pensato a questa correlazione ?
Domande impegnative, lo so.
Ma insomma, meglio parlare di qualcosa d'interessante piuttosto che della mia caviglia, no ? :)
Un abbraccio a tutti e buon cammino
se pensi per immagini,"senti" le immagini,questo apre forse le porte allo spirito,o comunque ad un livello più sottile del proprio se interiore,in un lavoro artistico quando si "sente" e si riesce a catturare quelle vibrazioni,e poi magari a tradurle in immagini,o in qualche tono di colore,si può a quel punto far riecheggiare in chi ha canali sensibili atti a ricevere quelle note,quello che si è visto e sentito con l'interiorità,o spirito o anima o "altro" ,quindi probabilmente pensare per immagini,si,avvicina una sensibilità spirituale o evoluzione,che dir si voglia,anche perchè pensare per immagini significa prestare una maggiore attenzione alla realtà circostante,ad osservarla,non solo guardarla di sfuggita,e questo si,fa cogliere quelle sfumature che le circostanze della vita consente a chi è capace di cogliere le sottigliezze poetiche e quindi di conseguenza,delle vie spirituali.
RispondiEliminaSì, vero. Ci riflettevo su ieri sera, le immagini sono anche un modo di "sentire" o meglio di "trasmettere un certo sentire", e quindi sono per forza collegate allo spirito, alle vibrazioni "più alte " e più profonde. E' molto bella la tua riflessione riguardo all'osservare più attentamente e profondamente quando si "pensa per immagini", al cogliere le sfumature delle sottigliezze poetiche e quindi spirituali. Poesia e spiritualità , altra coppia da tenere a mente. Grazie, hai arricchito la mia comprensione del "come" svolgo il mio lavoro d'illustrazione ,di cosa lo caratterizza e del perché :)
EliminaCara, trovo questo tuo pensiero molto bello. Per quanto mi riguarda non c'e alcun dubbio che la creatività sia collegata allo sviluppo spirituale personale. Per quanto mi riguarda io mi divido tra due differenti modi di percepire il mondo: per immagini e per emozioni/sensazioni. Per poter vivere così é necessario collegarsi con la nostra parte più divina, si accumula una sensibilità verso la vita e verso l'interiorzzazione. La tua riflessione pratica tra disegno e spiritualità mi sembra.molto interessante e la sento sempre più vera nella mia vita creativa
RispondiEliminaCiao Serena :) Mi fa piacere che anche tu ti ritrovi in questa mia riflessione e condivido il tuo discorso di collegarsi al divino e all'interiorizzazione. Io amo molto il concetto orientale del viaggiare verso il centro ,piuttosto che quello occidentale dell'alto, perché credo che il divino sia dentro di noi, ma in ogni caso penso che l'importante sia il fatto di restare in equilibrio , per non dar modo a nessuna religione di andare all'estremo e prendere il sopravvento in maniera negativa. Anche le sensazioni trovo che siano un bel modo di affrontare il mondo :) La pancia ha molto spesso più ragione di ogni altra cosa e ,secondo me, l'istinto è solo un altro modo per giungere al centro ;) Abbraccio!
Eliminatesoro guarisci presto <3
RispondiEliminae grazie per questo post!
Grazie mille!, sto cercando di muovermi il meno possibile ^^
EliminaE grazie a te per essere passata di qua, so che sei super presa dai preparativi e ti auguro di trovarti presto a Casa <3