26 febbraio 2011
il lavoro dell'illustratore, non solo divertimento
As soon as possible this post 'll be translated in English too :)
Avrei potuto chiamare questo post "della serie prima e dopo" (data l'enorme quantità di modifiche) ma mi pareva riduttivo. Così ,un po' per ricordare questo momento della mia vita lavorativa e un po' per condividere l'esperienza, ho scelto un titolo a mio parere più adatto.
Molti pensano che fare l'illustratore sia solo divertimento, poichè si fa un lavoro che si ama e perchè nell'immaginario collettivo l'artista "è colui che fa sempre quel che vuole".
Ebbene, mi spiace deludere quei sogni, non è così.
Il più delle volte si deve sottostare a decisioni che vengono dall'editore e che ,anche se sembrano orribili (in termini artistici ) e improponibili (umanamente parlando) , si devono accettare quasi totalmente.
Certo, si può esprimere la propria opinione motivando le proprie perplessità e ,generalmente, ci si viene in contro raggiungendo un compromesso gradevole per entrambi.
Alcune volte invece si sbatte contro un muro di decisioni ferree e ci si ritrova ad apportare quintali di modifiche che rendono le tavole ,dal proprio punto di vista, inguardabili.
E' una vera e propria distruzione della personalità artistica dell'illustratore ed è quello che sta succedendo a me in questo caso specifico.
Il caso in cui l'illustratore diventa mero esecutore /colorista di forme predeterminate.
Il mio intento qui è solo quello di raccontare un'esperienza , perdonate se sconfino nella frustrazione personale in quanto artista e protagonista, cercherò di tenerla a bada :)
Il progetto in questione ERA bellissimo. Aveva dei presupposti intriganti dato il tema natalizio e la concezione stessa del libro/gioco. Purtroppo però questo non è bastato e ,con il tempo, si è rovinato fino a diventare insostenibile.
Solitamente, dopo l'approvazione di bozzetti, riveduti e corretti , si passa al colore ed, infine, si modificano eventuali punti che non vanno bene.
Questo è ,in generale, l'iter lavorativo e l'illustratore può mettere nel progetto fantasia ed anima, oltre che giochi di colori e tecnica.
Stavolta invece non è andata così.
L'anima e la fantasia si sono perse dopo la prima revisione quasi totale dei bozzetti ,dove tutto era prestabilito fin nel dettaglio più minuto.
Giochi di colori e tecnica sono poi totalmente scomparsi dopo le prime due tavole ,che sono state interamente rifatte seguendo le istruzioni dettagliate del cliente insoddisfatto.
Un esempio?
-tutte le decorazioni degli alberi di natale devono essere dei seguenti colori e forme.
-tutti gli elfi presenti nella scena (grandi circa 1,5 cm a figura intera, circa 20 in una sola scena) devono avere abiti diversi ,dei seguenti colori.
-all'interno delle finestre delle case (finestre grandi circa 1 cm) si devono vedere delle persone in diversi atteggiamenti.
Mi fermo poichè la lista è infinita, anche se può sembrare assurdo.
Giusto per spiegare meglio vi parlo anche delle misure.
Le tavole sono grandi circa 20 x 40 cm , per comodità sono state fatte un pochino più grandi. Comunque sia provate a disegnare un omino grande 1,5 cm e vestitelo DETTAGLIATAMENTE da elfo ,con tutte le decorazioni del caso.
Fatto ciò non lasciatelo solo, disegnate un gruppo di 20 amici elfi tutti vicini e differenti e vi renderete conto delle proporzioni.
A questo punto il cliente vi dice che l'orecchio dell'elfo è troppo lungo e che dovrà essere ridotto di un terzo. Inoltre ,tutte le mani dovranno avere 5 dita ben visibili e tutto deve essere quasi realistico.
Ora vi figurate la cosa? ora concordate che è un tantino assurda o almeno estrema?
E badate bene che non sto romanzando, è tutto vero.
Alcuni "ritagli" della lavorazione con pennellino n.1 o 2, così smorziamo un po' il racconto e ci godiamo quel che era un bell'inizio :)
L'inizio era bello, come dicevo.
Sono partita con entusiasmo e gioia cercando di mediare la mia tecnica usuale con le richieste del cliente che voleva moltissima pulizia e rifinitura.
Anche questa cosa accade spesso in questo lavoro. Si deve trovare un compromesso per accontentare il cliente e ,più si riesce in questo, più si lavora.
L'editore in questione voleva la pulizia chirurgica del digitale ma anche il calore dell'acrilico tradizionale. Io ho suggerito un lavoro "dipinto" in Painter ma non ha accettato.
Ho quindi preso pennelli e acrilici e ho iniziato a lavorare.
Da lì in avanti è stato tutto un modificare costantemente ogni minimo dettaglio.
Pian piano quello che è il mio "stile"(passatemi il termine) è stato completamente stravolto fino a diventare ,per me, qualcosa senza forma o senso.
Qui di seguito vi mostro il prima e dopo della prova colore (circa 15 x15 cm) che alla fine è servita a poco poichè le tavole non sono così semplici ma molto più ricche di dettagli.
Anche di quelle posto alcuni prima e dopo ,purtroppo non posso riportare tutta la tavola, forse a lavoro finito...semmai finirà.
prima
dopo
Tutto ha assunto la stessa pesante intensità perdendo ,secondo me, delicatezza e gusto.
prima
dopo
Come forse noterete la grazia ,l'armonia cromatica, l'atmosfera e la delicatezza che cercavo di mantenere, sebbene minimamente poichè il cliente era già molto infastidito dalla mia personalità artistica, sono svanite lasciando il posto ad un'accozzaglia che batte alla grande le luci ed i suoni delle fiere di paese della mia cara Sicilia.
Il mio ego artistico si è dissolto diventando irriconoscibile e quel che mi rimane è una grande frustrazione. Oltre alle numerose ore di lavoro in cui sarabbero potuti nascere ben due libri.
Detto questo si cerca di proseguire poichè il lavoro dell'illustratore è appunto un lavoro e ,a fine mese, ci sono le bollette da pagare e si deve mangiare.
Vorrei chiudere il post con un paio di riflessioni.
Vi pare giusto, umano, portare un illustratore a "snaturare" del tutto il proprio lavoro fino al punto che il risultato gli paia rivoltante?
Non sarebbe meglio cercare di capire quale illustratore sia più consono al progetto PRIMA di iniziare a lavorare?
E anche dopo, su suggerimento anche dell'illustratore stesso, non è meglio fermarsi ed affermare che ci si è sbagliati piuttosto che arrivare a generare delle tavole che assomigliano più ad un rattoppo inguardabile?
Perchè alle volte l'ostinazione e la visione troppo alta di se stessi scavalca il buon gusto e anche la ragione?
Vedremo come andrà a finire questa storia.
Io ,in tutto questo, ho espresso il mio punto di vista ma non sto qui a riportarvi i dettagli delle discussioni fra me e l'editore.
Mi andava solamente di condividere un'esperienza e di far riflettere coloro che si avvicinano a questo mondo magari credendo che sia solo divertimento.
Il lavoro è lavoro, sempre e comunque.
Il lavoro dell'arte è forse più difficile perchè si fanno i conti con emozioni, personalità, orgoglio e amore.
Questo è solo il mio pensiero.
Un abbraccio.
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great work ! ^_^
RispondiEliminaPremetto che mi spiace molto che tu ti trovi in una situazione del genere. Hai detto benissimo. Aggiungerei ancora una cosa: quando si è costretti a lavorare in questo modo e a snaturarsi così tanto, interviene anche un'altro fattore molto negativo. Si comincia a dubitare delle proprie capacità, si mette in discussione se stessi chiedendosi come mai non si riesca ad accontentare il committente creando, comunque, qualcosa di valido. Almeno per me funziona anche così.
RispondiEliminaSuccede.
Il mestiere contiene anche questo.
Speriamo finisca presto e che trovi qualcosa che ti permetta di ritrovare la tua soddisfazione.
PS- I ritocchi sono pesantissimi e, senza dubbio, minano l'originale intento delle tavole, anche in termini di percezione visiva.
Un abbraccio.
Ciao Gianluca, anche tu hai detto bene, si inizia a dubitare.
RispondiEliminaIo sinceramente credo d'essere arrivata al limite e,dopo avere rifatto e corretto in maniera così pesante le prime 3 tavole, penso che valuteremo l'idea di abbandonare. L'editore inoltre sta apportando di suo modifiche sulle modifiche e il risultato è orribile.
Grazie per il sostegno :)
un abbraccio a te.
Ohmadonnamia! Mi torna in mente quando, annissimi fa, l'agenzia per cui lavoravo sminuzzó l'illustratore di turno e a nulla valsero le parole spese in sua difesa. L'illustratore aveva una forte personalità ben visibile in tutte le tavole e in particolare nei tratti dei suoi personaggi. Arrivarono a chiedere modifiche cosí importanti che ne modificarono i tratti rendendo le tavole prive di senso. Ho sofferto come fosse toccato a me. Non so se puó servirti, le originali sono le migliori. Buona domenica.
RispondiEliminaBarbara
ciao Barbara e benvenuta sul mio blog :)
RispondiEliminati ringrazio per il commento ,fa sempre piacere leggere altre esperienze e,in questo particolare momento, sono di supporto più che mai.
Un abbraccio e un caro saluto a quell'illustratore, anche se non vi conosco :)
Tissina!!! Mi spiace che tu stia vivendo tutto ciò :(
RispondiEliminaanche se non lavoro come illustratrice a tempo pieno posso solo dirti che hai tutta la mia comprensione, perchè lavorando nel mondo della grafica vivo di queste cose praticamente ogni giorno, purtoppo a volte bisogna cercare di distaccarsi dai propri lavori, ma è una cosa difficilissima!! Sappi che sei sempre la migliore e che è assurdo come stiano cercando di snaturarti, se vedi che ti fa perdere solo tempo lascia perdere e recupera con quealcosa che ti dia più soddisfazione!! un abbraccio forte
grazie Lauretta,sei sempre un tesoro :)
RispondiEliminaSo bene che queste cose sono quotidiane per chi come noi lavora in questi campi.
Il fatto è che a tutto c'è un limite e questo editore l'ha sorpassato di gran lunga.
Le modifiche vanno bene, così come va bene cercare di distaccarsi dai propri lavori ma quando tu stesso ti rendi conto che,oltre a non esserci più nulla di te in quel progetto, il risultato è davvero sgradevole allora forse si è passato il segno ed è meglio chiudere.
Come diceva Gianluca, inoltre, diventa deleterio perchè si comincia a dubitare delle proprie capacità e questo può inquinare tutto il resto.
Un abbraccione grande!!!
Di questi periodi bisogna farne comunque tesoro (anche se è difficilissimo!!!) e soprattutto superarli :)
RispondiEliminaSe vuoi tirarti su ... passa da me perchè nel frattempo ti ho pensata x un premio :)
Ciao Tissi,ti ho trovato tramite blog di solitamente.Complimenti per i tuoi lavori e se può consolarti so benissimo cosa stai passando.Io sono alla mia prima esperienza di illustrazione di un libro per i bambini e ne ho viste anche io dio tutti i colori in fatto di cambiamenti ... e sono soltanto al secondo disegno...non è facile,sai al inizio ho pensato anche io di abbandonare ma dopo ci ho ripensato: è la mia prima vera esperienza di illustrazione è tropo importante, e cosi, tengo duro e sto andando avanti.Ti auguro successo e serenità,vieni a trovarmi sui miei blog(p.s.ti ho trovato anche su etsy),Ciao e buon lavoro!
RispondiEliminainteressante davvero il tuo post, le cose che racconti avvengono quotidianamente ed è giusto segnalarle. Ho notato che esiste un limitato numero di illustratori che vengono considerati artisti "Intoccabili" ... per tutti gli altri (alcuni altrettanto bravi, magari solo meno conosciuti come nome o con meno pubblicazioni alle spalle ..) non è prevista nessuna forma di rispetto, vengono spremuti come limoni per pochi euro e a volte sembra che siano gli ultimi ad avere voce in capitolo sulle loro illustrazioni.
RispondiEliminaCiao Snezana :) benvenuta qui e grazie per il sostegno e i complimenti.
RispondiEliminaIo ricordo con piacere le mie prime esperienze di pubblicazione di alcuni anni fa. Forse perchè sono stata fortunata, boh.
Ora lavoro tramite un'agenzia e ,anche se le decisioni finali come in questo caso spettano a me,devo fare i conti anche con l'agente che mi ha suggerito il suo punto di vista e che io approvo.
Le modifiche fanno parte del lavoro, è vero, ma ci sono limiti che devono essere rispettati. Non si può cambiare idea all'infinito e soprattutto dopo aver approvato precedentemente certi dettagli.
Oltretutto non ci si può permettere di lavorare ad un libro per tempi troppo dilatati quando il budget è prestabilito. Ci va equilibrio, anche perchè è bello poter fare esperienze diverse.
Almeno, noi la pensiamo così :)
Mi fa piacere averti qui e ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo libro!
appena ho un attimo faccio un salto a trovarti :)
Un abbraccione!
ciao Michela :) anche tu sei la benvenuta !
RispondiEliminasono felice che il mio blog possa essere d'aiuto apportando esperienza, seppure personale e limitata.
Hai davvero ragione, l'illustratore è spesso bistrattato, soprattutto qui da noi. Come dicevo io sono fortunata perchè ,avendo un agente molto competente, posso contare sul suo supporto e consiglio in situazioni di questo tipo.
Questo non significa che sia tutto facile ma, in casi come questi, si ha un supporto professionale e morale che è importante.
E' sempre triste vedere che ,da alcuni editori,il lavoro dell'illustratore è davvero poco considerato :(
Volevo solo aggiungere che sono veramente contenta di averti conosciuto e proprio poco fa ho scoperto che ho un libro con le tue illustrazioni (che la mia bimba adora!)"100 storie della buonanotte"
RispondiEliminaComplimenti davvero :)
Il piacere è tutto mio :) ti ringrazio davvero ed io sono felice che tu sia pasata di qua.
RispondiEliminaMagari un giorno ci vedremo in fiera a Bologna a commentare i nostri libri insieme :)
Sono contenta che vi piaccia quel librotto della Giunti, io mi sono divertita molto ad illustrare le aperture di sezione e poi ci sono molti altri illustratori che hanno dato davvero colore al libro :)
lo sai Tissi? Ti seguo anche qui! I tuoi lavori sono un incanto!
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento! Vado a leggere il post sulle fate! :-)))
:) internet è davvero una rete intricata e io adoro seguirne tutti i fili, il difficile è trovare il tempo per farlo !
RispondiEliminaGrazie per essere anche qui e per i complimenti. Le fate...io spero di tornare a trovarle presto, il mio cuore è rimasto con loro :)
xxx
Non sai quanto ti capisco, non so all'estero ma purtroppo in Italia funziona così: spesso vince l'accoppiata poco tempo e pochi soldi, il più delle volte ti ritrovi a farti comandare, magari nemmeno dal cliente stesso ma dal direttore marketing! (pensa che una volta mi hanno pure spedito uno schizzo a matita di una loro idea ovviamente inguardabile) visto che la nostra figura professionale è molto romantica tendiamo ad essere fin troppo disponibili e il cliente se ne approfitta (ho passato giornate nelle quali alle 9 di sera ero ancora lì davanti allo schermo col cliente dietro che mi diceva alzalo un pò abbassalo un pò spostalo a sx, la cosa da sottolineare è che loro non ti vedono come uno che ha uno stile proprio adatto ad alcune cose e ad altre magari no, loro ti vedono come uno schiavo da pilotare (sembrerà forzato ma vi assicuro che spesso è così) è come se io andassi da un ingegnere e pretendo di fare il suo lavoro vi assicuro che verrei cacciato dopo 10 minuti, invece il nostro lavoro in italia non viene considerato alla stregua di altri una volta uno mi ha pure chiesto: belli i "disegnini" gli hai fatti tu? Come se, visto che lavoro col computer, sono una specie di mago che schiacciando un tasto il computer disegna al posto mio, non sò a volte ti chiedi se sei tu quello anormale, le cose continueranno ad essere così, come dici tu bisogna pagare le bollette e quindi eccoci lì a fare markette inaudite a svendersi totalmente fino a vergognarsi del lavoro finale, il problema è questo, finchè non potremmo permetterci di andare giù duro di mettere dei paletti di lavorare come dovremmo perchè abbiamo paura di perdere il cliente, col rispettivo guadagno da fame, allora le cose continueranno ad andare in questo verso. Bisogna mettersi nell'ordine delle idee che loro sono venuti da te per un motivo tu sei importante per loro e se rischiano di non avere il lavoro entro i termini stabiliti perchè non rispettano la tua figura professionale credimi che abbassano subito le orecchie, pensa che a me mi portavano le medicine in studio perchè avevano paura che mi ammalassi, a lavoro finito ovviamente più visti ne sentiti. Come uno sceglie un divano perchè gli piace più di un'altro stessa cosa dovrebbe essere con noi, viene da me perchè si fida del mio gusto e della mia professionalità, finchè ci lasciamo comandare il nostro portfolio lo creano loro e questo è sbagliatissimo. Scusate lo sfogo ma potrei andare avanti per ore :)
RispondiEliminahttp://ekoesblog.blogspot.com/